Fin dalla sua nascita LAZA ha effettuato cospicui e costanti investimenti; in questi ultimi anni l’azienda sta percorrendo la strada dell’Industria 4.0, grazie anche agli incentivi riconosciuti dallo Stato. Attualmente gli investimenti si concentrano su tre filoni – innovazione, tecnologia, informatizzazione - che hanno generato progressi di grande rilievo:
• sul capitale relazionale esterno e interno
• sul ciclo produttivo, con ricadute favorevoli alla sostenibilità ambientale
• sulla standardizzazione dei processi, con benefici sulla qualità del prodotto e sul servizio al cliente
La capacità di LAZA di instaurare relazioni con partner, fornitori e aziende che operano nello stesso comparto fa parte di una strategia vincente, utilizzata per rendere meno costosi, meno rischiosi e più produttivi i progetti di innovazione interni.
Non meno importante è l’attenzione alle risorse umane, per coltivare e sviluppare le competenze dei collaboratori e che si traduce in ascolto, informazione e formazione per tutelare la sicurezza e valorizzare le professionalità di alto livello su cui LAZA può contare.
Il core del reparto produttivo è l’innovativo impianto semiautomatico dove avviene il processo di anodizzazione dell’alluminio, costituito da 29 vasche, lunghe 4 metri, alte 1 metro e larghe 70 centimetri. Gli investimenti in sistemi elettronici e informatici hanno raggiunto lo scopo di gestire le molteplici variabili che contraddistinguono i bagni galvanici, fornendo in tempo reale informazioni sul loro stato.
Grazie agli specifici software adottati, il processo può così essere modificato da remoto e memorizzato in ogni suo step per consentirne la tracciabilità e la ripetitività nel futuro.
Sul fronte della sostenibilità ambientale oltre al periodico rinnovo dell’AIA – Autorizzazione Integrata Ambientale - sono stati fatti degli investimenti per l’impianto di depurazione delle acque e per le torri di abbattimento dei fumi, apportando migliorie nell’aspirazione anche all’interno degli ambienti. LAZA ha fatto inoltre una scelta di recupero degli scarti da lavorazione e rifiuti.
La superficie di alluminio che LAZA è in grado di anodizzare in un anno è di oltre 120.000 m2.
Il dato è dedotto da un algoritmo, elaborato insieme a un consulente e con la supervisione di esponenti dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale), che calcola tutti i consumi dell’azienda: materia prima, acqua, energia elettrica, gas.
Il numero di bagnate per Xm2, moltiplicato per i bagni eseguiti nel giorno e nell’anno, permette di stabilire con ottima approssimazione le potenzialità produttive di LAZA.
Un risultato importante ai fini dell’autocontrollo della produzione imposto dall’AIA.